Persone e amore per la montagna: nel nostro calendario dell'Avvento presentiamo ogni giorno una persona che unisce la propria passione e professione al mondo alpino. Nella nostra 21a porta vi presentiamo il geologo Yves Bonanomi. In qualità di titolare della Bonanomi-Gübeli AG, insieme al suo team fornisce consulenza sui rischi naturali causati dalle condizioni geologiche, tra le altre cose.
Perché è importante analizzare e comprendere la geologia delle Alpi?
Noi geologi abbiamo il compito di valutare, tra le altre cose, i rischi naturali o il sottosuolo per progetti di edilizia e ingegneria civile. Per descrivere la struttura del sottosuolo nel modo più accurato possibile e pianificare le misure giuste, la comprensione dei processi geologici e della struttura attuale delle Alpi è assolutamente indispensabile.
Siete anche responsabili della protezione contro i rischi naturali. Come li riconosce e in che modo la sua professione l'aiuta in questo?
I pericoli naturali come la caduta di massi, le frane, gli smottamenti e così via possono essere riconosciuti attraverso osservazioni dettagliate della morfologia della superficie. Durante gli studi universitari, ma soprattutto "sul campo", si impara a leggere la natura.
Come percepisce il lavoro tra scienziati naturali e ingegneri?
Lavoriamo a stretto contatto con gli ingegneri su tutti i nostri progetti di costruzione. Per progetti particolarmente estesi e complessi in materia di rischi naturali, lavoriamo a stretto contatto con le università e offriamo argomenti per tesi di laurea magistrale o di dottorato, ad esempio.
Lavorate anche con l'idrogeologia ed eseguite test di colorazione: qual è l'obiettivo di questo lavoro? Di norma, si tratta di proteggere l'acqua potabile delle sorgenti.
La sua professione potrebbe essere esercitata anche in altre regioni - perché la montagna?
Per un geologo, le montagne sono di solito le più affascinanti perché la geologia è molto più facile da vedere qui che in pianura, dove tutte le belle rocce sono coperte da rocce sciolte.
Quale è stato il suo progetto più emozionante fino ad oggi?
Ho potuto lavorare alla Galleria di base del Gottardo per circa 20 anni. Essere coinvolto in un progetto per un periodo così lungo, dall'inizio con la pianificazione al completamento con la realizzazione, è sicuramente unico.
Qual è il suo modo preferito di trascorrere il tempo libero in montagna?
Mi piace fare escursioni e andare a correre di tanto in tanto.
C'è qualcosa che vorrebbe trasmettere alla comunità degli sport di montagna? Bisogna osservare la natura il più possibile da vicino e riconoscere tempestivamente i pericoli. Quando il pericolo è in agguato, è sempre meglio prendere una deviazione, anche se più faticosa.
divNascosto dietro la nostra 21a porta c'è un coltello di legno Tatto di Deejo.
Purtroppo, questo premio è già stato messo in palio.
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