Persone e amore per la montagna: nel nostro calendario dell'Avvento presentiamo ogni giorno una persona che unisce la propria passione e professione al mondo alpino. Nella sesta porta vi presentiamo lo storico Jon Mathieu, che si occupa, tra l'altro, di ricerca sulla storia delle montagne presso l'Università di Lucerna.
Cosa si studia esattamente nella disciplina della storia delle Alpi?
Gli eventi e le condizioni della regione alpina dai tempi di Ötzi, cioè migliaia di anni fa. Più ci avviciniamo al presente, più la nostra conoscenza storica è precisa e più la storia diventa importante per il nostro presente e il nostro futuro.
Cosa la affascina della storia delle Alpi?
L'interazione tra natura e cultura - quali fattori sono decisivi in quali situazioni e come influenzano la vita delle persone.
In che modo la società o gli appassionati di sport di montagna in particolare possono trarre beneficio dalle sue ricerche?
Molte persone - e soprattutto molti appassionati di sport di montagna - sono interessati ai contesti storici. L'esperienza lo dimostra. Penso che non beneficino tanto economicamente quanto intellettualmente ed emotivamente delle storie che la ricerca può offrire.
Quale ricerca sta conducendo attualmente in relazione alle montagne e alle Alpi?
Quest'anno ho tre progetti molto diversi. Una breve storia globale delle montagne sacre a partire dal 1500, che dovrebbe essere pubblicata in tedesco e in inglese tra qualche mese; un articolo sullo sviluppo dell'idea di wilderness in Nord America e in Europa, che riguarda in particolare le montagne; e un piccolo libro già pubblicato sui paesaggi sensoriali delle Alpi, che riguarda la sensazione, il gusto, l'odore, l'udito e la vista dell'ambiente alpino.
A suo avviso, quali sono le maggiori differenze della nostra vita in un Paese montano rispetto a quando Annibale attraversò le Alpi?
Tecnologia. Oggi gli elefanti di Annibale non dovrebbero attraversare faticosamente un passo alpino; potrebbero marciare attraverso la galleria di base del Gottardo, lunga 60 chilometri e in gran parte pianeggiante. A condizione che le FFS liberino una finestra temporale corrispondente.
Uno sguardo al futuro: dove si dirige il vostro campo di ricerca?
La ricerca è un settore in crescita. Fortunatamente, si sta muovendo in molte direzioni. Spetta a tutti decidere.
Qual è il suo modo preferito di trascorrere il tempo libero in montagna?
A piedi.
C'è qualcosa che vorrebbe trasmettere alla comunità degli sport di montagna?
Nascosto dietro la nostra sesta porta c'è un fornello a gas Moja Stove della Primus.
Purtroppo, questo premio è già stato messo in palio
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